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"Vitaliano Brancati" - Favara (AG)

CODICE MECCANOGRAFICO: AGIC83100G - email: agic83100g@istruzione.it   -   tel. 0922 31248 - 

OPEN DAY

Programma:

    1. Venerdì 13 Dicembre 2024
      dalle ore 15:30
      plesso Centrale (Via Grotte)
    2. Martedì 17 Dicembre 2024
      dalle ore 15:30
      plesso “Alessandro Manzoni” (Sant’Angelo)
      plesso “San Francesco” (via Pietro Germi)
      plesso “San Domenico Savio” (Palmoliva)

L’Istituto

Nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907, a soli tredici anni Vitaliano Brancati si trasferì a Catania con la famiglia. Catania fu una tappa fondamentale per la formazione culturale e umana dello scrittore. Nel 1922 aderì al Partito Nazionale Fascista e nel 1929 si laureò in Lettere, con una tesi su Federico De Roberto.
Subito dopo si trasferì a Roma, dove iniziò a scrivere, come giornalista, per «Il Tevere» e, successivamente, dal ’33 in poi, per il settimanale letterario «Quadrivio».
Risalgono al quel periodo alcune opere di chiara ispirazione fascista e successivamente ripudiate: Fedor, poema drammatico del 1928, Everest, del 1931 e il dramma Piave, del 1932. Ma già dal ’30 lo scrittore cominciava ad accostarsi a una forma di scrittura a lui più congeniale:  Continua a leggere…

Nella piena fiducia che la formazione culturale continui ad essere un elemento di assoluta importanza pur all’interno di una società “liquida” come la nostra (Bauman, “Modernità liquida” trad. it. 2002), la principale missione che il nostro istituto si propone con la propria azione educativa è quella di sviluppare al pieno quelle competenze che la più moderna riflessione pedagogica considera ormai un prerequisito indispensabile per un organico e consapevole inserimento nella società e nel mondo del lavoro. L’Istituto intende quindi formare giovani cittadini responsabili, rispettosi del prossimo, culturalmente curiosi, capaci di mettere a frutto la propria creatività tramite le competenze progettuali legate al problem solving ed aperti verso le nuove tecnologie. Persone che, oltre alle competenze disciplinari specifiche, possiedano un metodo di lavoro spendibile con profitto in contesti diversi. Persone che comprendano l’importanza di investire continuamente nella propria formazione ed abbiano gli strumenti culturali e metodologici per farlo, con lo scopo di dare il proprio fattivo e consapevole contributo alla società di cui fanno parte.
Il Dirigente Scolastico, inquadrato nella dirigenza dello stato (Area V della Dirigenza), è (decreto legislativo n. 165/01, art.25) “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali”. Il “Preside”, prima quasi primus inter pares, è stato trasformato in Dirigente Scolastico con l’autonomia scolastica concessa negli ultimi anni ha ricevuto maggiori responsabilità e soprattutto una veste nuova. Il Dirigente controlla le risorse finanziarie concesse dallo Stato alla scuola a lui affidata, e deve fare periodicamente resoconto del bilancio al Consiglio d’Istituto. È sua la firma sotto ogni circolare o documento emesso dalla scuola, e di conseguenza è anche sua la responsabilità su ciò che i documenti dicono. In sostanza, col tempo sta avendo sempre più le funzioni di un normale dirigente d’azienda. Ai Dirigenti Scolastici spetta lo svolgimento di numerosi e peculiari incarichi aggiuntivi tra i quali la presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo e del secondo ciclo, la presidenza di commissioni di concorso a cattedre, la reggenza di ulteriori istituti scolastici, la direzione delle attività connesse all’educazione degli adulti e alla terza area degli istituti professionali, la direzione di corsi di formazione per il personale. Per i suddetti incarichi spettano al dirigente indennità aggiuntive, fatta eccezione per l’incarico di presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo ciclo (ex esami di licenza media). Tale incarico, pur essendo obbligatorio e aggiuntivo, non comporta compensi né alcun rimborso spese.

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